Editoriale. Un Vangelo concreto

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di Marco Granara

Il nostro Dio non ha mai voluto essere un “dio da nuvole”. Nel “farsi Carne” in Gesù di Nazareth, il Verbo della vita si è fatto visibile, tangibile, commestibile e potabile. È la risposta della concretezza alle altrettanto concrete miserie umane. I Papi, soprattutto dopo il Concilio, hanno sposato la concretezza dell’Umanità, con le sue “gioie e speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono”.

Papi che, in continuità e fedeltà a Cristo, hanno riportato su questa linea di concretezza tutta la Chiesa. Fino all’attuale Papa Francesco, che l’ha fatta sua come obiettivo e come metodo. ”La gioia del Vangelo”: così ha riassunto e chiamato il suo progetto di pontificato, dopo un “punto” sulla situazione della Chiesa e del mondo che ne sa di “ultimi tempi”. Metodo? Il Vangelo di Gesù, con tutta la carica di radicalità rivoluzionaria, con la fiducia che “nulla è mai perduto del tutto” da parte di un Dio “ricco di Misericordia” verso tutto e tutti. Un metodo che – in modo sistematico e quasi maniacale – parte dalla concretezza dell’accogliere, accompagnare, discernere, integrare. E questo “sempre”, che si tratti di ogni Persona umana (anche non cristiana), della Famiglia, del Creato, dei Giovani, degli Anziani, degli Scartati, dell’Economia che può strozzare o servire l’umanità. Per tutto questo, il Papa ci indica di ripartire da un essenziale, riscoperto, creduto, applicato, condiviso da tutti.

Santuario della Guardia, non sei nato tu per questo? Ripartire dall’essenziale e riparare i disastri di una società (e di una Chiesa del tempo) carica di contraddizioni e di rovine? Come sei messo, oggi, con queste priorità indicate da sempre dal Dio/Incarnato? E con la Madre di Gesù, che venne e viene ancora qui, non a fare predicozzi, ma a ricostruire una “realtà concreta” ancora frantumata? 

Ci rivolgeremo queste domande durante la Novena e la Festa della Guardia 2019 (20/29 Agosto), sempre avendo a riferimento il magistero di Papa Francesco, senza se e senza ma. In particolare approfondiremo temi e suggestioni che il Papa affronterà con i giovani imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo, dal 26 al 28 marzo, ad Assisi (“ECONOMY OF FRANCESCO”) e che crediamo saranno centrali per tutti e anche per noi, allo scopo di fare un “patto” per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani.

Il Santuario della Guardia così si ritrova su un percorso da sempre “suo”. Grazie a Dio, abbiamo solo da rispolverare questo mandato, con persone umili, giovani e vecchi, valorosi come sempre, in tutta questa estate e nei prossimi anni futuri.


L’articolo è uscito sul numero 6-7/2019: abbonati o richiedi una copia saggio.

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