Vuoi perdere la Terra? Esce laGuardia n.6-7

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In questo numero

  • Risposte ai lettori – marco granara
  • Editoriale. Vangelo, una realtà concreta – marco granara
  • Quando la piazza vive – maria pia bozzo
  • Un ricreatorio a Pontedecimo – gianfranco parodi
  • Quarto, un altro pianeta – giacomo d’alessandro
  • Gente di strada. Don Giovanni Minzoni – anna gatti, nucci scipilliti
  • Pagine centrali. Novena e Festa della Guardia
  • Uomo e natura. Ciò che Dio ha unito – carlo borasi
  • Tiziano: l’assunzione di Maria – gianfranco parodi
  • Il vocabolario di papa Francesco – anna maria carosio
  • Edith Stein da sapere – carlo borasi

Abstract

Che tempi! Espressione tipica di chi si ripiega un po’ troppo sui problemi di oggi, che pure esistono. Lo diciamo come per affermare che i tempi precedenti sono stati migliori – e spesso non lo sono stati. Lo diciamo perché, sotto sotto, non sappiamo cosa fare per smuovere l’aria bassa dei nostri tempi. Temiamo di non averne la forza. La Guardia nasce proprio da una risposta a questo grande interrogativo morale: “Ma io, cosa posso fare?” Il ‘nostro’ Benedetto Pareto si schernì, essendo piccolo e senza mezzi. La Madre di Gesù lo invitò a non avere paura e ad iniziare: “Sarai molto aiutato”. Con le prossime Novena e Festa della Madonna della Guardia (20/29 Agosto) faremo memoria di questo messaggio che è rivolto anche all’uomo e alla donna di oggi. Proveremo a farlo giungere soprattutto ai giovani.

Del resto, sono tanti i ‘Pareto’ di oggi che mantengono l’impegno a ‘ricostruire’: nel primo servizio, ad esempio, parliamo dei volontari che, adoperandosi in tutti i settori della nostra vita sociale, aprono spazi di solidarietà in questo presente da ‘uomini duri’. Parliamo anche di operatori sociali ed educatori, il cui lavoro – spesso misconosciuto – è un segno di passione per il bene altrui e un collante sociale indispensabile in una società complessa come la nostra. Nel secondo servizio, la dimensione locale si allarga al pianeta. Parliamo di Amazzonia perché ad ottobre le sarà dedicato un Sinodo dei Vescovi. Uno dice: “E a me, che ne viene?” Il fatto è che tutti i nodi sociali e ambientali stanno venendo al pettine del nostro presente e l’Amazzonia, il cui equilibrio è strategico per la Terra tutta, è l’ecosistema – uomini, animali, piante – più esposto e fragile. Siamo tutti collegati, ne siamo tutti responsabili. La Chiesa di Papa Francesco ci indica la necessità di una ecologia integrale in cui uomo e ambiente si curino con lo stesso amore del loro Creatore. Anche qui si cercano uomini e donne ri-costruttori, per tempi davvero nuovi.

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