Camminare e rinnovarsi. Esce laGuardia numero 6/2018

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In questo numero

  • Lettere al rettore – marco granara
  • Punto a capo. Lettera maiuscola! – marco granara
  • Lo dobbiamo anche a loro – angelo bagnasco
  • Figogna outdoor – redazione

 

  • Non abbassare mai la guardia! – nucci scipilliti, laura siccardi
  • Ettore Vernazza. Uomo di fine ingegno – anna gatti, nucci scipilliti
  • Maria, madre della chiesa – maria pia bozzo
  • Le beghine: spazio di libertà femminile nel medioevo – carlo borasi
  • Prima di San Lorenzo, la “cattedrale” di San Siro – carlo borasi
  • Il vocabolario di papa Francesco: Inequità – anna maria carosio

Cronaca

  • E’ tornato a Dio mons. Alfredo Capurro
  • Torino, il suo arcivescovo, i suoi preti, alla Guardia
  • La squadra vincente
  • Oltre 800 da Asti, col loro vescovo padre Francesco

Abstract

Salire alla Guardia. Un gesto antico, rinnovato di generazione in generazione, su sentieri, percorsi sterrati, strade asfaltate. In particolare, la rete di sentieri che avvolge il monte Figogna oggi è praticata non solo dai pellegrini ma anche dagli escursionisti e dagli sportivi, a piedi o in bici.Il primo servizio è dedicato a questi percorsi, ottimi per il trekking, la mountain bike, il trail running, con tutte le indicazioni da seguire. Sono percorsi particolarmente apprezzati nella bella stagione,che ci pare utile valorizzare – una volta tanto – perché non sono pochi quelli che, coltivando il benessere fisico, portano anche lo “spirito” a respirare in mezzo alla natura, per giungere al Santuari oe fare una sosta che ricrea corpo e anima. Non sarà il classico pellegrinaggio ma, parafrasando un detto famoso, perché non pensare che anche “chi cammina, corre, va in bici verso il Figogna prega due volte?”Il secondo servizio è dedicato a Maria Madre della Chiesa. Come tutti sappiamo, per la prima volta, il lunedì seguente la Domenica di Pentecoste 2018, la Chiesa ha celebrato una Festa apposita con questo titolo mariano. L’ha voluta Papa Francesco che ha tuttavia realizzato in questo modo una indicazione maturata nel corso dei pontificati che si sono succeduti dal Concilio Vaticano II ad oggi. È importante riflettere su questa novità liturgica perché ci aiuta a nutrire una sempre più corretta e profonda comprensione della devozione a Maria e perché illuminala prospettiva femminile nella Chiesa, che nasce come tale nell’effusione dello Spirito di Pentecoste,mentre i discepoli erano riuniti e c’era con loro Maria (con altre donne). Per la nostra rivista,che da tanti anni ha scelto il motto “…e c’era la Madre di Gesù” (anche se l’espressione si riferisce all’episodio delle nozze di Cana, cfr Gv 1, 2) non può che essere una lieta conferma e per il nostro Santuario un motivo di gioia da far crescere nei prossimi anni.

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