Itinerari di fede alla Guardia. Come e quando

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di Marco Granara

Condivise in tutto, eccetto il peccato, la condizione umana”. “Pregò tutta la notte, poi ne scelse dodici” (Lc. 6,12) “perché stessero con Lui (per circa tre anni, ndr) e per poi mandarli a predicare” (Mc. 3,14). Questo fece Gesù, con infinita pazienza, con dodici “teste di rapa”, uomini problematici e determinati, per i motivi più diversi.

Lo fece stando con la gente, così come l’aveva trovata, un “popolo di gente stanca e sfinita come pecore senza pastore”. Di fronte a quella realtà, non troviamo un Gesù scoraggiato, schifato, arrabbiato, rassegnato, ma “appassionato”: “ne provava com-passione”. Per questo prega giorno e notte, ne parla, complotta con Suo Padre, quel Padre che non vuole perdere neppure uno dei suoi figli. Gesù ha davanti agli occhi e nel cuore le masse – tutti, ma proprio tutti, anche “tutte le nazioni della terra” – ma comincia con un piccolo gruppo di 12. Dodici forse più problematici di altri, per niente allineati, ma piuttosto irrequieti.

Ecco! E noi? Che mondo abbiamo davanti? Ci siamo dentro con sim-patia o stiamo alla finestra da schifati e negativi? Rassegnati o appassionati? Cosa ci dice Maria “di Nazareth” e per noi “della Guardia”? Niente, all’infuori di quello che disse un giorno a Cana, di fronte a un possibile fallimento di una vita: “Fate tutto quello che Lui vi dirà”! Noi allora vogliamo scegliere l’indicazione di Maria: ascoltare Lui e Fare come Lui ha fatto. Giorni e notti di preghiera… Occhi aperti a Dio e alla realtà. Poi si parte dal piccolo gruppo di 12 persone che decidono di “stare con Lui” per almeno tre anni. Con 12 davvero convinti, in prospettiva, si arriverà a TUTTI. Piccoli gruppi, più o meno di 12, come piccoli pugnetti di lievito capaci di fermentare la grande pasta di ogni ambiente e del mondo intero.

È chiaro allora, amici della Guardia? La Guardia è e sarà di TUTTI e per TUTTI. Più problematici saranno i “figli di Dio” (che magari non sanno di esserlo) è più saranno “interessanti”, “attesi” e “cercati”. Col tempo e nel tempo – sollecitati dalla “testimonianza” (e non dal “proselitismo”) di chi avrà già fatto l’esperienza dello “stare con Lui” – decideranno, quando vorranno, di aggregarsi nei “piccoli gruppi” per il tempo necessario a capire e sperimentare “chi è davvero Lui e chi siamo noi per Lui”. Un tempo di ricerca, di curiosità, di graduale e libera compromissione.

Chi di voi sente già questa urgenza? Chi ci sta a mettersi in moto? Chi è già così appassionato da cominciare a guardarsi intorno, fra conoscenti e amici, per “esserci”, per “condividere” con loro, per “testimoniare” loro cosa ha comportato per noi lo “stare con Lui”?

Coraggio, amici! Ecco di seguito le prime informazioni più dettagliate sulla nostra proposta concreta.


Alla Guardia, per un Itinerario alla Fede e nella Fede

Perché?

Nei primi 5 secoli della Chiesa il Catecumenato era un’esperienza di catechesi e sperimentazione dell’ABC della Fede cristiana, a tappe e con soste di verifica, fino a quella maturità di fede che portava al Battesimo. Il nostro Santuario vuole riprendere quella proposta perché è un cammino indispensabile.

Come?

Un vero e proprio itinerario verso una fede “adulta e amica dell’intelligenza” fatto di:

  • iniziative particolari da Giugno a Dicembre di ogni anno
  • un’esperienza spirituale “forte” nel mese di Gennaio
  • a seguire, un percorso più lungo in “gruppi di 12”, come aveva fatto Gesù con i 12 “scelti” da lui.

Per chi?

No a semplici curiosi, collezionisti di buone esperienze spirituali. Un cammino di questo genere è per gente che vuole “ri-suscitare” una ragionevole fame di verità, gente che sente il bisogno di essere appassionata, partecipe, incarnata, come Gesù.

Cosa faremo?

  • Accoglieremo senza diffidenze né pregiudizi. Accompagneremo con passione, per il tempo necessario, con un diverso discernimento per ciascuno, cominciando dalle persone più inguaiate, per un percorso forse anche lungo, con pazienza e fiducia.
  • Nascendo la Fede per contagio e non per proselitismo, ascolteremo “testimonianze vive e credibili” nate dalle “Beatitudini evangeliche”. Ne proporremo di ogni tipo. Testimonianze che “fanno pensare”.
  • Percorreremo un cammino critico di idee, una vera e propria “ricerca” a dialogo, partendo dalle domande più brucianti che ognuno si porta dentro. Per una fede non “ad occhi chiusi”, ma adulta e matura.

Quando si parte?

Entro i primi di ottobre, il Santuario preparerà gli strumenti: TESTIMONIANZE, TEMI, OCCASIONI DI ASCOLTO E DI DIALOGO, INDICAZIONI DI METODO. Per quella data, speriamo di farvi trovare tutto presso il Santuario, sul nostro sito – www.santuarioguardia.it – e sulla nostra pagina Facebook. Fin d’ora però, ciascun singolo, ciascuna coppia di sposi o gruppo di amici, si guardi dentro per decidere e si guardi intorno per coinvolgere altri “cercatori”.

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